ai sensi della Legge 14/01/2013 n.4
Definizione del Counseling Relazionale
AN.Co.Re ( Associazione Nazionale Counselor Relazionali )
La definizione di Counseling Relazionale è stata elaborata dalla Dott.ssa Annaguya Fanfani con la supervisione del Prof. Enrico Cheli, Presidente del Comitato scientifico, inserita nel Regolamento Interno, nel Codice Deontologico e nel Contratto di prestazione professionale (documenti ratificati dall’Assemblea Soci del 31 Maggio 2014. AN.Co.RE ).
“Il Counseling relazionale è una attività professionale finalizzata al miglioramento del benessere relazionale delle persone e conseguentemente ad una loro più elevata qualità di vita. Tale attività si esplica attraverso un rapporto interattivo fra Counselor e Cliente volto, attraverso appropriate conoscenze teoriche e metodologie olistiche, ad aiutare quest’ultimo a sviluppare la propria consapevolezza interpersonale e le risorse e abilità comunicativo-relazionali, così da gestire in modo efficace e in accordo col proprio percorso di crescita personale o lavorativa, la comunicazione e le relazioni interpersonali nonché le connesse dinamiche conflittuali”.
“Il Counselor Relazionale è un professionista esperto nella analisi, prevenzione e risoluzione delle problematiche comunicativo-relazionali che dispone di competenze multidisciplinari inerenti la dimensione interpersonale e i fattori e processi ad essa correlati. Egli si basa su una concezione olistica dell’essere umano e riconosce l’interdipendenza sistemica tra le molteplici dimensioni che lo costituiscono e che ne caratterizzano l’agire interpersonale”.
Ambiti di applicazione e attività del Counseling ( AN.Co.Re )
Le situazioni e i problemi di cui il Counseling relazionale si occupa possono riguardare realtà sociali diverse quali la coppia, le relazioni amicali, i gruppi, i contesti familiari, sociali, organizzativi ed aziendali.
La sfera di applicazione del counseling relazionale è tuttavia circoscritta esclusivamente a quei problemi e persone che rientrano nell’ambito della “normalità” evitando nella maniera più assoluta di trattare problemi o persone che possano ricondursi all’ambito della patologia, intesa sia in senso medico che psicologico-psichiatrico.
Il Counselor pertanto accoglie le richieste del cliente con riserva, valutando in prima istanza se il genere di problema e di persona che si trova di fronte rientrano tra quelli pertinenti la propria professione o se è necessario reindirizzarli ad altra figura professionale.
Il Counselor illustra esplicitamente al cliente, attraverso il consenso informato, il proprio ruolo e le metodologie che adotta. Con la stessa modalità esplicita e concorda col cliente gli aspetti economici, organizzativi, procedurali e temporali dell’intervento.
Il termine counseling deriva dall’Inglese to counsel, che risale dal verbo latino consulo-ĕre, traducibile in “consolare”, “confortare”, “venire in aiuto“. Il counseling ha una lunghissima tradizione e affonda le sue radici nella psicologia, nella psicoanalisi, e più recentemente nel movimento umanistico. Se la psicologia è conosciuta come disciplina terapeutica, il counseling è un approccio più recente che richiede nella fattispecie un approfondimento ulteriore vista la possibilità di operare su diversi campi, per individuare i bisogni del cliente e rafforzare i suoi punti di forza e capacità per la soluzione dei problemi.
Il Counseling è una pratica professionale della relazione d’aiuto il cui scopo è di offrire a singoli individui o a gruppi un’azione di aiuto, supporto e di orientamento nei processi evolutivi in modo da favorirne l’autonomia decisionale, e valorizzarne le potenzialità. La sua opera facilita nell’individuo la visione realistica di sé e dell’ambiente sociale in cui si trova adoperare, in modo che egli costruisca una nuova visione e attui un piano di azione per realizzare le finalità che egli desidera, e per meglio affrontare scelte relative alla propria vita e alla gestione dei rapporti interpersonali. Il Counseling quindi è un servizio di appoggio centrato sulla persona, finalizzato alla promozione del suo benessere, attraverso la soluzione di problemi contingenti determinati dalle strategie esistenziali della persona stessa, dalla sua filosofia di valori della vita, dagli obiettivi specifici in una determinata situazione, dalle risorse a disposizione e dalle condizioni ambientali.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce il Counseling come un processo focalizzato, limitato nel tempo e specifico che tramite il dialogo e l’interazione personale, mette in condizione la persona di gestire le difficoltà e potenziare le proprie risorse, creando le condizioni relazionali che contribuiscono al suo benessere. Capita a tutti, prima o poi, di attraversare un periodo difficile. Non sempre è possibile trovare dentro di noi o nelle persone vicine le risorse per affrontarlo. Un professionista ci può allora prestare un ascolto attento e qualificato, aiutarci ad affrontare i problemi con maggiore consapevolezza. Il Counseling, si rivolge a tutti coloro che non hanno disagi mentali, ma solo i normali problemi della vita e il desiderio di riprenderne il controllo. All’estero è conosciuta da decenni ed è molto diffusa; nel nostro paese, fa capolino solo negli anni ’90. Il Counseling non è terapia ma relazione d’aiuto e orientamento, rivolta alle persone che desiderano un momento di ascolto per comprendere meglio i loro problemi, compiere scelte, cambiare le situazioni problematiche della loro vita. E’ di ampio respiro, non si accontenta di rimettere a posto qualche pezzetto dell’ingranaggio uomo perché ritorni a funzionare. E’ premessa del cambiamento, necessario per l’avvio di nuovi percorsi nell’esistenza.
Il rapporto che si instaura tra il “counselor” (l’operatore) e il cliente si basa sia sulla fiducia e sulla richiesta d’aiuto che sulla partecipazione attiva nella soluzione di conflitti personali o relazionali. Le abilità di un counselor richiedono l’ascolto attivo, il formulare domande che aiutino realmente il cliente e non lo facciano sentire giudicato o sotto interrogatorio, la riformulazione dei suoi pensieri per aiutarlo a chiarificare e focalizzarsi sulle aree e questioni chiave che potrebbero essere difficili da gestire, la scelta di strategie appropriate rispetto alla situazione d’intervento, e l’empatia, cioè la capacità di “sentire” ed entrare in relazione umana col problema manifestato.
Il Counselor è un professionista altamente qualificato nella relazione d’aiuto, che dopo aver seguito una formazione almeno triennale presso una Università e/o Scuola Accreditata è iscritto ad un Registro presso una Associazione di Categoria , si sottopone a Formazione Continua e a Supervisione. Il Counselor non fa psicoterapia, ma lavora sulla riorganizzazione delle competenze già presenti nella persona, riesce ad offrire alla persona la possibilità di scoprire e attivare dentro di sé le risorse per vivere un’esistenza migliore e più soddisfacente. Il counselor non elabora diagnosi, non fa test, non lavora sulle “patologie”, ma aiuta il cliente a sviluppare le proprie potenzialità, a chiarire i problemi e a risolverli.
Il counseling non è psicoterapia, il counseling non è un intervento di cura e non è una attività sanitaria.
Il counseling è professione disciplinata dalla legge n. 4 del 14 Gennaio 2013.
Il compito del Counselor è quello di assistere il cliente nella ricerca del suo vero sé e poi aiutarlo a trovare il coraggio di essere quel sé.— Rollo May
Dove opera il Counselor?
Se pensiamo al ruolo del Counselor come la persona che favorisce lo sviluppo e l’utilizzazione delle potenzialità già insite nel cliente, aiutandolo a superare quei problemi che gli impediscono di esprimersi pienamente e liberamente nel mondo, ci rendiamo immediatamente conto che tutto questo può avvenire in ogni tipo di contesto.
- Counseling individuale, (di coppia, familiare, di gruppo).
- Counseling scolastico.
- Counseling in ambito Sociale
- Counseling aziendale (piccole, medie e grandi industrie, o in ogni caso unità lavorative strutturate).
- Counseling sessuologico (relativo alla coppia, alle varie tendenze sessuali ecc..).
- Counseling per persone in stato avanzato di malattia (es. AIDS, Cancro).
- Counseling in ambito sportivo.
A cosa serve un percorso di Counseling?
Sono tanti e svariati i contesti a cui si può applicare un percorso di Counseling, ne cito alcuni tra i più significativi:
- migliorare l’autostima e la fiducia in se stessi
- ridurre ansia, stress, insoddisfazione e abitudini negative
- prendere decisioni sul lato personale e professionale
- imparare a gestire emozioni, conflitti, sentimenti e pensieri
- acquisire competenze per gestire una malattia, il dolore e momenti di sconforto
- migliorare la comunicazione e le relazioni con se stessi e con gli altri
- recuperare equilibrio
- alzare la motivazione e la concentrazione sportiva
Come Funziona, come è Articolato
Nel primo incontro, si delinea il problema da affrontare e insieme al cliente si valuta il percorso da intraprendere e il tempo massimo di incontri. Generalmente il Counselor sceglie in base alla persona l’intervento più adatto e garantisce ascolto attento e qualificato, in totale riservatezza. Il Counselor si impegna a mettere a disposizione le sue competenze professionali, il cliente ad investire energie e tempo nel suo processo di accrescimento.
Il Counseling nelle comunità
L´intervento può essere indirizzato sia sul singolo che verso l´intero gruppo. Ricerche sociologiche: inchieste, indagini sociologiche in vari contesti: aziende, uffici,scuole, contesti urbani etc per esplorare bisogni, esigenze ed altro, tramite questionari, interviste, osservazioni sul campo. Counseling telefonico. Assistenza ad ogni individuo che possa trovarsi di fronte ad un disagio emergente non identificato per il quale esprime una richiesta di aiuto generalizzata, volendo, però, rimanere nell’anonimato. Ha il compito di sostenere il disagio della persona, indirizzando la, quando necessario, verso una visita specialistica o altro professionista per una terapia più specifica.